Estate in giardino (quello botanico)

Giardini, parchi, orti: il Trentino nasconde perle botaniche preziose, la maggior parte delle quali aprono ora (e solo per l’estate). Approfittatene e andate a scoprirli subito! Ecco quali sono i più importanti!

Grande e antico
Tra i più antichi e grandi delle Alpi c’è il Giardino Botanico Alpino di Viote di Monte Bondone (a 1.500 metri di altitudine) con i suoi dieci ettari e 10mila specie di piante provenienti da tutte le montagne del mondo, molte in via d’estinzione. Una riserva creata negli anni Trenta del secolo scorso, è aperta da giugno a settembre e propone tante iniziative (come gli aperitivi selvatici) e particolari attività (avete mai provato a fare le tinture vegetali?)
http://www.muse.it

Arboreto ducale
Del parco che l’Arciduca Alberto d’Asburgo (cugino dell’imperatore Francesco Giuseppe) aveva creato attorno alla sua villa a fine ottocento è rimasto quello che oggi è l’Arboreto di Arco. Qui è possibile osservare lecci, un enorme sequoia, cipressi californiani e piante esotiche come agave, fico d’India e l’acacia di Costantinopoli, grazie al clima mite favorito dalla vicina presenza del lago di Garda. Ma sono in tutto 200 le specie ospitate dall’Arboreto, distribuite su un ettaro totale. Lo spazio botanico è gestito dal comune di Trento in collaborazione con il personale del Servizio Provinciale della Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale e con il Museo delle Scienze di Trento.
http://www.muse.it
http://www.gardatrentino.it

Natura spontanea
Un giardino davvero insolito quello botanico di Passo Coe. Situato a 1.610 metri di altitudine, sulle pendici del monte Maggio (altopiano di Folgaria) si estende per tre ettari, uno spazio che raccoglie un ricco e importante patrimonio floristico spontaneo. Qui piante e fiori si trovano nel loro habitat naturale di crescita: rupi, rocce, prati, pascoli, boschi, pozze d’alpeggio, ghiaioni. Poi ci sono spazi dedicati alle piante officinali e all’orto dove nascono grano saraceno, patate, orzo e cavoli. E infine nel giardino si possono osservare fenomeni geologici, come doline e campi carreggiati.Si possono seguire quattro diversi sentieri secondo quello che il territorio ci presenta: c’è il percorso carreggiato (dove si trovano le piante velenose), il sentiero della pozza alpina (lungo il quale si incontra la pozza e il saliceto), quello nel bosco (per scoprire l’albero del picchio) e quello nel pascolo (dove incontrare le pecore nel recinto). Il giardino è aperto in estate, solitamente nei mesi di luglio e agosto.
http://www.museocivico.rovereto.tn.it

Piante e fiori dal Monte Baldo
Apre in estate anche l’Orto dei semplici, la cui supervisione scientifica, come nel caso del giardino botanico di Passo Coe, è curata dalla sezione botanica del Museo Civico di Rovereto. Nell’orto, che si trova nei pressi del Palazzo Eccheli-Baisi a Brentonico, sono coltivate 500 specie di piante divise in due aree: l’orto dei semplici e il giardino botanico del Monte Baldo. Nella prima, in dodici aiuole si trovano le specie autoctone baldensi suddivise secondo l’uso che ne fa l’uomo. Nella seconda sezione sono stati ricreati dei microambienti naturali con le piante (sempre quelle che crescono sul Monte Baldo suddivise per ambiente e quota di crescita).
http://www.museocivico.rovereto.tn.it/orto_brentonico

Tutte le rose del mondo
Dodicimila roseti e 400 specie di rose presenti vi bastano? Li trovate al Giardino della Rosa a Ronzone affacciato splendidamente sulla Val di Non. Rose botaniche, antiche, autoctone dell’arco alpino, giapponesi, bourbon, inglesi e rose rampicanti (fate una passeggiata sotto l’arco fiorito lungo 400 metri) fioriscono accanto a perenni e bulbose. I materiali con cui è stato costruito il giardino sono biodegradabili e lo spazio si inserisce nel paesaggio circostante grazie a meli e peri piantati in ogni aiula. C’è anche un laboratorio dove vengono prodotti cosmetici alla rosa che potete acquistare. Il giardino ha aperto a maggio e sarà visitabile fino ad ottobre.
http://www.giardinodellarosa.it/